La libertà di un popolo, la sua negazione, l’oppressione militare. Il paradosso di una confessione religiosa che rinnega il proprio stesso messaggio universale di fratellanza e di pace. Il caso birmano, al centro del libro di Claudio Canal, intitolato AUNG SAN SUU KYI (editore MIMESIS), è interessante non solo per l’attualità della cronaca internazionale: ma anche e soprattutto perché il suo sguardo su questo paese per noi lontano si concentra “oltre la politica”. Illuminando la realtà spirituale nascosta che alberga nelle cento e più componenti (linguistiche, etniche, religiose) tutte diverse di quel crogiolo che è la nazione chiamata Myanmar. Claudio Canal racconta la speranza condivisa che unifica queste diverse componenti della resistenza popolare: la liberazione come archetipo, l’origine e la destinazione dell’idea di libertà per un’intera comunità.